Maria Grazia Simonetta è nata a Vigevano (PV) Italia il 10 ottobre 1955.
Pittrice di notevole versatilità è oggi maggiormente conosciuta in Italia ed all’estero, quale ritrattista di livello internazionale.
Nominata di recente Ritrattista Ufficiale della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, è nota per aver immortalato tra Monte Carlo, Roma, Ginevra, Milano e non ultimo il Vaticano, importanti personaggi della Chiesa, della Nobiltà, e della Cultura.
Ricordiamo ad esempio alcuni membri della Casa Reale di Borbone delle Due Sicilie, di quella di Savoia e dei Grimaldi nel Principato di Monaco.
I suoi dipinti si trovano infatti conservati presso Sale Vaticane, Dimore Reali, Pinacoteche Vescovili, Sale di rappresentanza, Biblioteche Universitarie, Musei Civici ed importanti collezioni in Italia ed all’estero.
E’ considerata da molti, ultima allieva e quindi erede di quella scuola lombarda ‘800 che dagli insegnamenti milanesi di Francesco Hayez è andata formando per oltre cent’anni, grandi nomi di affreschisti, pittori e ritrattisti.
Grandi artisti quali Sabatelli, Hayez, Bertini, Cesare Tallone ed altri formarono infatti presso l’Accademia di Brera in Milano giovani allievi vigevanesi come Garberini e Luigi Bocca, noto ritrattista quest’ ultimo, che affrescherà insieme ad i figli Anna e Carlo, verso i primi  ‘900 la leonardesca Piazza Ducale di Vigevano, tra le più belle al mondo.
E’ proprio nello studio di Anna e Carlo Bocca e in quello di Ermenegildo Bacchella grande maestro, quest’ultimo, del colore, che Simonetta apprende giovanissima, appena tredicenne, le antiche tecniche di preparazione dei fondi e degli impasti e del sapiente uso delle mescolanze dei colori e dei toni; conoscenze ulteriormente approfondite, in anni successivi, nello Studio del restauratore Fabrizio Frattina, allievo di Mauro Pelliccioli.
Laureatasi in giurisprudenza presso l’Università di Pavia, abbandona pressoché subito la carriera forense per dedicarsi alla pittura, esponendo in città e gallerie di sempre maggior rilievo: da Genova a Torino a Bologna a Marbella (Spagna) ed altre.
Dopo un periodo di assenza dagli ambienti artistici dovuta alla nascita dei suoi tre figli, Simonetta torna nel 1995 alla carriera pittorica e la sua città le dedica nel ’98 e 2000 una “mostra antologica” ed una “personale” nel famoso Castello Sforzesco.
A sancirne però, l’internazionalità artistica sarà la personale allestita nel 2001 a Monte Carlo (Principato di Monaco) nel Centro Culturale di S.A.S. il P. Pe Alberto del quale centro è stata, altresì, nominata “membre active”.
La mostra che ebbe altresì l’onore del patronato e della presenza di S.E. Mons. Bernard Barsì Arcivescovo del Principato, vide la partecipazione delle più alte cariche ed autorità e di numerose rappresentanze Consolari Italiane e straniere.
Importante sarà, in questa occasione, l’incontro con la Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie, donna di notevole sensibilità artistica e di vasti interessi culturali che si dimostrerà subito fervida estimatrice delle opere di Simonetta e che negl’anni successivi continuerà ad incoraggiarne, insieme al marito Principe Carlo, la prosecuzione.
Saranno, infatti, proprio i principi Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie, molto compiaciuti del loro ritratto ufficiale realizzato da Simonetta, a consentirLe la realizzazione di uno dei suoi più importanti ritratti: nel 2005 infatti per l’incoronazione di S.A.S. il Principe Alberto a Principe Sovrano quale successore del padre  Ranieri, sarà dato incarico a Simonetta di dipingere il ritratto ufficiale dell’evento, opera tutt’ora conservata nel Principato di Monaco a Palais Princier nell’appartamento privato di Sua Altezza.
Anche i riconoscimenti non mancano: a Ginevra, infatti, a seguito della consegna del ritratto del principe Emanuele Filiberto di Savoia, viene insignita del titolo di Dama dell’Ordine al Merito e successivamente le viene conferita anche la Medaglia d’Oro di Benemerenza del Sacro  Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio facente capo alla famiglia di Borbone delle Due Sicilie con la conseguente investitura a Dama Costantiniana.
Benché a questo punto sia piuttosto nota, in realtà di  Simonetta si conosce ancor poco, non espone più di frequente le sue opere e spesso non rivela neppure alla persona ritratta il vero titolo (il messaggio… contenuto nel dipinto) .
Tuttavia alcuni iniziano ad intuire che dietro ad una sapiente tecnica di rappresentazione del vero, vi sia un’artista enigmatica che lancia messaggi subliminali ben celati sotto un’apparente pittura tradizionale.
Sono le nature morte, i paesaggi e soprattutto i Draghi ad aprire le porte di un mondo metafisico e concettuale, dando così una nuova chiave di lettura anche ai ritratti che a questo punto non sono più solo   …..ritratti.
Sono anni in cui si accentua anche il messaggio di sapore teologico connesso con la simbologia cristiana ben evidente nella collezione dei “Draghi” che verranno presentati (sempre corredati dal commento di un sacerdote biblista) sia a Monte Carlo che a Roma presso l’allora Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa che scriverà: “…significative opere frutto di ottima tecnica, di profonda sensibilità e di senso delle cose di lassù…”
Tale simbolismo religioso si troverà altrettanto ben leggibile nelle due grandi Pale d’Altare consegnate l’una al P.pe Augusto Ruffo di Calabria, illustre delegato del Sacro  Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, e l’altra dipinta per una Chiesa della Fondazione Sant’ Anna e troverà la sua massima espressione nel ritratto consegnato nel 2007 a Sua Santità Papa Benedetto XVI che ha molto apprezzato il messaggio contenuto nella Vigna del Signore, nell’acqua, nel raggio trinitario e negli altri simboli posti nel ritratto, alle Sue spalle.

            Un altro importante evento è stato l’inaugurazione in Milano del ritratto del defunto S.E. il P.pe e Gran Maestro Frà Andrew Bertiè avvenuta nel Giugno del 2008, nella sede del Sovrano Militare Ordine di Malta, alla presenza del delegato Dott. Guidobono Cavalchini, del Prelato dell’Ordine S.E. l’Arcivescovo Mons. Angelo Acerbi e di numerose altre personalità così come autorità civili e militari.